Succesione e forma di estato (Sovranità, costituzione e legame politico)
Metadata
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Martino, AlessioEditorial
Universidad de Granada
Departamento
Universidad de Granada. Programa de Doctorado en Ciencias JurídicasMateria
Successione Secesión
Date
2021Fecha lectura
2021-07-27Referencia bibliográfica
Martino, Alessio. Succesione e forma di estato (Sovranità, costituzione e legame politico). Granada: Universidad de Granada, 2021. [http://hdl.handle.net/10481/71666]
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Tesis Univ. Granada.Abstract
El presente trabajo ha sido abordado a través del uso del método
comparativo mediante la realización de un análisis que, "consciente de la
diversidad", ha tratado de delinear vías alternativas al tradicional cierre del sistema
estatal según una lógica de "esquemas opositores", manteniendo "tensión
identidad y alteridad, sin necesariamente apuntar al establecimiento de contenidos
comunes, y más bien estableciendo una relación [...] siempre abierta,
comunicativa, pero que no por esto excluye la decisión" (Angelo Schillaci, “Diritti
fondamentali e parametro di giudizio. Per una storia concettuale delle relazioni tra
ordinamenti”, Jovene editore, Napoli 2012, pag. 30).
El concepto de "secesión", por tanto, se inserta en un contexto marcado
por «una concezione ampia della storia costituzionale, che non accoglie entro il proprio orizzonte solo la genesi e l’evoluzione dei “testi” né un sostrato materiale
costituito da classi o gruppi di potere egemoni, da elazioni antagonistiche
amico/nemico, ma “contesti” intessuti di “esperienze”, vissuti individuali e collettivi,
processi ampi di trasformazione sociale» (Paolo Ridola, “Esperienza. Costituzioni.
Storia. Pagine di storia costituzionale”, Jovene Editore, Napoli 2019, pag. 37) en
el que, especialmente cuando el elemento principal del conflicto radica en los
problemas relacionados con la identidad, el instrumento de reconocimiento puede
desempeñar un papel central.
En definitiva, se muestra la necesidad de un replanteamiento de los
cánones clásicos de cierre absoluto del sistema constitucional al problema de la
secesión, replanteamiento que podría abrir nuevos desarrollos del conflicto
intraestatal en los que mejorar los aspectos funcionales del pluralismo,
fortaleciendo las razones para "estar juntos" en lugar de agudizar la oposición
proporcionando nuevas razones para "separarse". Il presente lavoro è stato affrontato attraverso l’uso del metodo comparativo
operando un’analisi che, «cosciente della diversità» ha provato a delineare strade
alternative alla tradizionale chiusura dell’ordinamento statuale secondo una logica
di «schemi oppositivi», mantenendo «in tensione identità e alterità, senza mirare
necessariamente alla fissazione di contenuti comuni, e impostando piuttosto una
relazione […] che resta sempre aperta, comunicativa, ma che non per questo
esclude la decisione»2
.
Il concetto di “secessione”, quindi, è stato inserito in un contesto segnato
da «una concezione ampia della storia costituzionale, che non accoglie entro il
proprio orizzonte solo la genesi e l’evoluzione dei “testi” né un sostrato materiale
costituito da classi o gruppi di potere egemoni, da elazioni antagonistiche
amico/nemico, ma “contesti” intessuti di “esperienze”, vissuti individuali e collettivi,
processi ampi di trasformazione sociale»3 nei quali – soprattutto allorché
l’elemento principale del conflitto risieda nelle problematiche relative all’identità –
un ruolo centrale può essere svolto dallo strumento del riconoscimento.
Ecco allora che un ripensamento dei canoni classici di assoluta chiusura
dell’ordinamento costituzionale al problema della secessione potrebbe aprire a
nuovi sviluppi del conflitto infra-statuale nel quale valorizzare gli aspetti funzionali
al pluralismo rafforzando i motivi per “stare insieme” piuttosto che acuire le
opposizione fornendo nuove ragioni per “dividersi”.