@misc{10481/87513, year = {2014}, url = {https://hdl.handle.net/10481/87513}, abstract = {Il processo di creazione di spazi economici integrati nell'area me- diterranea a partire dall'aggregazione commerciale è un argomento sul quale da diversi anni la storiografia si è soffermata. Sono stati offerti nuovi modelli di analisi dello sviluppo economico a partire da una vi- sione multifocale e dall'individuazione di dinamiche di convergenza de- gli spazi economici emergenti, in contrapposizione al classico dualismo centro-periferia, sviluppo-sottosviluppo, che aveva finora caratterizzato l'interpretazione colonialista del decollo economico del Mediterraneo. Queste nuove tesi sono state formulate in parte come reazione alle teorie classiche impostate sulla schematica interpretazione di uno sviluppo se- gnato dal totale dominio delle grandi potenze commerciali sul resto delle aree. Teorie che restituivano un profilo piatto delle economie "sommes- se", eccessivamente prospettate come indirizzate a soddisfare le esigenze e gli interessi delle metropoli mercantili. In altre parole, lo sviluppo di queste economie era analizzato prevalentemente come l'esito di fatto- ri esterni, tralasciando i meccanismi di sviluppo interno e la dinamicità propria di quelle regioni che si aprivano alle nuove esperienze di scambio internazionale.}, publisher = {Centro di Storia e Cultura Amalfitana}, title = {Il regno nasride di Granada e i mercati del Mezzogiorno italiano}, doi = {10.5281/zenodo.10567155}, author = {Fábregas García, Adela Pilar}, }